Tutto di me

Tutto di me

4° ed.
978-88-454-1217-2
Che cosa ha portato un bambino gracile e solitario, cresciuto nella provincia parmense, a trasformarsi da Mauro in Platinette, personaggio, maschera, schermo che cela una convivenza ormai consolidata tra le parti maschile e femminile? Qual è stato il primo segnale di questa metamorfosi? Forse il fatto di avere ereditato il corredino (e persino il nome) da sua sorella Maura, o quelle prime esperienze, da ragazzino, assieme a Roberto, detto la Bambi?
In un'autoanalisi lucida e schietta, Mauro ricerca l'origine della sua costante sensazione di disagio e inadeguatezza, e lo fa passando in rassegna le persone fondamentali e gli aspetti importanti della sua vita. L'infanzia con una madre idealizzata e un padre assente e depresso, il concerto di Mina a cui ha assistito come se fosse un furto essere felici. Il desiderio di riscatto personale attraverso la cultura e l'interruzione degli studi per lavorare in radio. I primi anni del cabaret, quando si esibiva con un gruppo di travestite al Festival dell'Unità mentre il pubblico urlava "culattoni", e quelli del sesso libero, ovvero farsene il più possibile, a cui è seguito l'inevitabile scontro con la realtà dell'aids. E quel primo amore deluso, che l'ha portato a ingrassare di cinquanta chili in un anno, a crearsi una corazza con la consapevolezza che il suo rifiuto dell'altro dipende dal terrore di essere rifiutato e dall'incapacità di farsi amare. E soprattutto, la continua ricerca dell'eccesso per paura di fallire nella normalità.
Mauro, però, non parla unicamente del passato. Prende anche posizione su tematiche attuali come l'incomprensibile necessità dell'outing a tutti i costi da parte dei giovani omosessuali e svela un suo possibile futuro impegno in politica e un probabile abbandono della scena televisiva.
Tutto questo è Platinette. È persona e personaggio pubblico che qui si racconta senza filtri né veli.
Insomma, Tutto di me dice proprio tutto.

Autore

Maurizio (Mauro) Coruzzi è Platinette dal 1974. Nasce a Pilastro, nella collina parmense, da una famiglia contadina presto trasferitasi in città, a Parma. Il suo primo mestiere è il garzone di fruttivendolo, l'ultimo la showgirl. Tra l'uno e l'altra ha fatto seriamente il giornalista di carta stampata e radio. Dice di essere uno scherzo della natura, ma si può sospettare che lo scherzo lo faccia lui a noi.