“Il bello delle famiglie allargate io proprio
non lo trovo. Mia sorella è la sola cosa buona
venuta fuori dalla relazione tra mio padre e
Sara. Per il resto, di tutta questa faccenda non
salverei nulla. Tantomeno Sara. Con i suoi
modi affettati e il capino da passerotto sempre
un po’ inclinato, come certe ballerine di danza
classica. Fregherà gli altri, non me. Per la sottoscritta
Sara è, e sempre sarà, il demonio. La
strega più strega di tutte le favole. L’arpia che
rapisce i papà, allontana le mamme, sventra le
famiglie, sforna le sorelle, impone i traslochi.
Sara è la matrigna per eccellenza. Peggio ancora,
è la mia matrigna. E come tutte le streghe
non muore mai.
Nemmeno se cade in un burrone.”

Ariel ha sedici anni e odia la sua vita. Soprattutto dal giorno in cui Sara, l’amante del padre, è rimasta incinta e ha distrutto la sua famiglia.
Quando il padre muore in un tragico incidente e la sua nuova compagna finisce in coma, Ariel si trova a fare i conti con l’ennesimo cambiamento radicale. Costretta a trasferirsi dai genitori di Sara insieme alla sorellastra di quattro anni, è chiamata a misurarsi con le sue paure più recondite, senza l’aiuto o il conforto di qualcuno che le stia vicino.
Un’adolescenza tardiva, il primo amore e insospettabili segreti sono gli ingredienti di questa favola moderna dall’epilogo non scontato: che cos’è successo veramente la sera dell’incidente? Dov’è finita la madre naturale? Riuscirà mai a conoscere davvero le persone che ama?
In una girandola di personaggi dalle vite incrociate e parallele alla sua, Ariel comincia una lotta estrema tra il desiderio di ricomporre le tessere del passato e il bisogno di guardare al futuro, tra l’impulso di diventare donna e la necessità di restare bambina ancora un poco.
Te lo dico in un orecchio è un romanzo d’esordio animato da una scrittura viva e tagliente che riesce a raccontare con partecipazione e verità il mondo degli adolescenti di oggi e le loro inquietudini.