La Matriarca

La Matriarca


pp. 320, 1° ed.
978-88-454-2585-1
Paragonato ai Buddenbrook di Thomas Mann, ma tanto più scanzonato e allegro, La Matriarca di G.B. Stern narra l'ascesa e il declino della famiglia Rakonitz, ebrei cosmopoliti che hanno girovagato per l'Europa prima di stabilirsi a Londra. La loro numerosissima tribù ruota attorno ad Anastasia, la Matriarca. È lei che comanda tra le mura di casa e sovrintende al destino di fratelli, figli, cugini, nipoti, per non parlare delle sventurate nuore. E sarà pure vero che in sinagoga le donne sono relegate in un angolo, e che la loro sola missione sembra essere quella di sfornare figli, possibilmente maschi, però nella vita dei Rakonitz sono loro - energiche, presuntuose, loquaci, a capo di enormi tavolate piene di cibo - a decidere. Per un secolo intero, dalle campagne napoleoniche alla prima guerra mondiale, è tutto un susseguirsi di matrimoni e bar mitzvà, amori e disincanti, guadagni e fallimenti. Pagina dopo pagina, nel tono tipico dell'umorismo ebraico, capace di sorridere anche in mezzo alle tragedie, si procede al ritmo incalzante della vita.

Negli anni Venti e Trenta G.B. Stern aveva il suo bel posto nell'élite letteraria londinese, era amica di tutti quelli che contavano, come Rebecca West, H.G. Wells, William Somerset Maugham, Noël Coward. Aveva ottenuto un successo precoce, a soli ventun anni. Vennero in seguito dozzine di romanzi, testi per il teatro, brevi racconti, e fu perfino ingaggiata come sceneggiatrice a Hollywood. A quarant'anni dalla sua morte, di quella brillante produzione non si trovava in commercio più niente. Finché La Matriarca, il suo romanzo più famoso, è rispuntato nel 2013 sugli scaffali della più antica libreria di Londra, la Daunt Books, che lo ha ripubblicato con il proprio marchio, offrendogli una seconda vita. In Italia viene proposto per la prima volta da Sonzogno.

Autore

(1890-1973) visse a Londra. Nel 1919 sposò lo scrittore neozelandese Geoffrey Lisle Holdsworth e dopo la seconda guerra mondiale si convertì al cattolicesimo. La Matriarca, ispirato alla storia della sua famiglia di ebrei cosmopoliti e non praticanti, ebbe un successo tale da diventare una pièce teatrale più volte andata in scena.